Domani, giovedì 23 dicembre, a Palazzo Chigi il governo discuterà le misure anti covid in vista di capodanno, che potrebbero entrare in vigore ancor prima del 31/12.
La misura più discussa è senza dubbio il possibile ritorno all’obbligo di esibire un tampone negativo per partecipare a feste in locali e discoteche, forse anche per quelle in piazza.
Le possibili misure al vaglio della cabina di regia
Le misure che il governo discuterà possono essere così sintetizzate:
- Obbligo di test negativo: verrà dunque resa obbligatoria l’esibizione di un tampone negativo per chiunque voglia partecipare a feste in locali e discoteche o in piazza. C’è anche l’ipotesi che sia richiesto per cinema e teatri.
- Certificato di 6 o 7 mesi: la proposta sul tavolo è quella di accorciare la validità del Green Pass, dagli attuali 9 mesi a 6 o 7, per rispettare la tabella di marcia delle terze dosi.
È infatti fondamentale che nessuno ritardi nella somministrazione del booster, necessario per arginare l’impatto della variante Omicron del virus.
Il Ministro della Salute Roberto Speranza afferma: “Valuteremo la congruità delle misure facendo una riflessione con i nostri scienziati. I numeri sono in crescita e tale crescita rischia di mettere in crisi le strutture sanitarie”. - Mascherine all’aperto: il governo potrebbe estendere l’obbligo di indossare la mascherina anche all’aperto a tutta l’Italia, anche in zona bianca (e non solo in zona gialla come accade ora).
Decisiva per le scelte del governo sarà la nuova “flash survey” attivata dal ministero della Salute per valutare la crescita della variante Omicron. Il sospetto, infatti, è che dietro l’apparente minore circolazione nel nostro Paese, ci sia la scarsa capillarità nel cercarla.
Il rischio di conoscere in ritardo la portata dell’ andamento del virus è quello di non prendere da subito importanti decisioni per arginare il contagio.
L’ovvia conseguenza a questa negligenza sarebbe trovare tutta l’Italia nuovamente in zona arancione.