Agostino Sellitri aveva 71 anni ed era un volontario della Croce Rossa di Andria.
Si era recato, agli inizi di dicembre di quest’anno, in Albania per sottoporsi a delle cure odontoiatriche.
Un infarto lo ha stroncato il giorno dopo essersi sottoposto al trattamento di ortodonzia.
Ancora non è chiaro se la morte sia legata al trattamento odontoiatrico, ma il presidente dell’Associazione Nazionale Dentisti Italiani di Bari e Bat, Fabio De Pascalis, tiene a mettere in guardia quanti si sottopongono a cure low cost.
«Al netto delle correlazioni e delle implicazioni che quell’intervento può aver causato – dichiara il presidente – sento il dovere a nome mio e di tutti i colleghi di richiamare a norme di prudenza e di attenzione nel momento in cui chiunque decida di affrontare un viaggio di questo tipo».
Oggi l’associazione dentisti di Bari denuncia il caso.
L’atto di accusa
«Le promesse di interventi dentali low cost nascondono insidie e rischi che non possono essere sottaciuti.
Peraltro questi pazienti vengono reclutati in modo subdolo e poco trasparente. Invitiamo tutti a non farsi abbindolare.
Il basso costo significa spesso scarsa assistenza, non rispetto dei tempi clinici necessari, nonché stress fisico e psicologico eccessivo per il paziente. Molto più che spesso tocca a noi riparare i danni fatti altrove» precisa il presidente dell’Andi.
«Curarsi in Italia invece – ricorda De Pascalis – ha le sue garanzie non solo perché avviene da parte di professionisti iscritti all’Ordine, quindi subito verificabile, ma anche perché non è consentito derogare ad alcun obbligo igienico – sanitario che la legge ci impone».
Per Fabio De Pascalis «preso atto di questo fenomeno, purtroppo sempre più frequente a causa della crisi economica imperante, non possiamo rimanere indifferenti. Se da un lato ci impegniamo a venire incontro ai pazienti, dall’altro però vigileremo su questo fenomeno».