La masticazione è il primo step della digestione: comincia in bocca e chiama in causa diverse aree.
L’atto masticatorio coinvolge numerose strutture e molteplici fattori possono ostacolarlo determinando specifici disturbi.
Con il termine “disturbo di masticazione” si indica una difficoltà nella triturazione del cibo anche se spesso vengono considerati tali anche tutti quei disturbi legati a una malocclusione.
Le conseguenze della malocclusione
Quando la malocclusione è accentuata, provoca problemi di masticazione, dolori alla mandibola, affollamento dei denti con conseguente predisposizione a sviluppare carie, gengiviti e persino parodontiti, tendenza alla respirazione attraverso la bocca con conseguente secchezza di gola e fauci, e secondo recenti studi può portare anche a conseguenze ben più gravi.
Gli studi dell’Università di Pisa
Recenti studi sviluppati, presso l’Università di Pisa, da un gruppo di ricercatori dei dipartimenti di “Ricerca Traslazionale e delle Nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia” e “Scienze Veterinarie” e dal dottor Vincenzo De Cicco (medico odontoiatra di Pescara), hanno dimostrato come l’asimmetria dentale possa avere effetti sulle aree del cervello associate alla memoria e come possa causare malattie legate a deficit cognitivi come la demenza.
“I risultati della ricerca indicano che il movimento della mandibola e il contatto fra i denti possono influenzare l’attenzione, le funzioni cognitive e i processi plastici cerebrali”: queste le parole della Dottoressa Maria Paola Tramonti Fantozzi, primo autore dell’articolo.
La sperimentazione alla base della ricerca è stata eseguita in volontari sani che, durante il morso, attivavano maggiormente i muscoli di un lato rispetto all’altro. Molti di essi non lamentavano disturbo durante il movimento della mandibola, ma tutti presentavano, oltre a questa asimmetria muscolare, anche un’asimmetria del diametro pupillare.
I ricercatori hanno osservato che correggendo l’occlusione con un bite costruito ad hoc, si eliminavano sia l’asimmetria muscolare che quella delle pupille.