Da 40 anni a questa parte, il mese di ottobre è un appuntamento clou per i professionisti che aderiscono all’ANDI (Associazione Nazionale Dentisti Italiani). Si tratta, infatti, del mese della prevenzione dentale che punta a diffondere sempre di più la cultura della prevenzione, agendo direttamente sulle abitudini degli italiani. Già in passato i risultati di questa sensibilizzazione sono stati tangibili con un deciso miglioramento della salute orale. Ciò è stato possibile attraverso un progetto che riguarda l’intero territorio nazionale e che coinvolge a titolo volontario oltre 10.000 dentisti ANDI.
Dal lato pratico, l’iniziativa prevede l’erogazione di visite odontoiatriche gratuite per la valutazione del proprio stato di salute orale. Al termine della visita, ogni individuo riceverà consigli personalizzati che non si limitano ai fattori prettamente estetici, ma che riguardano la salute dell’intera bocca ai fini della prevenzione di patologie di una certa importanza quali il carcinoma del cavo orale.
Una nuova sfida dettata dal Covid-19
Quest’anno il mese della prevenzione dentale acquisisce una connotazione ancor più particolare poiché si verifica dopo la pandemia da Covid-19 e il relativo lockdown che hanno interrotto la routine abituale delle visite di controllo. In questo contesto la visibilità dell’iniziativa diventa fondamentale soprattutto attraverso i moderni canali mediatici che, sempre durante il lockdown, hanno avuto un’accelerazione esponenziale della loro diffusione.
La sfida per questo 2020 diventa, quindi, una ripresa efficace delle attività di controllo della prevenzione della salute orale dei cittadini.